Samnites Gens fortissima Italiae

Il Sannita.it

direttore Antonio De Cristofaro

Il Sialp di Benevento a Roma al fianco del testimone di giustizia Pino Masciari

Scritto da il 12 maggio 2009 alle 13:25 e archiviato sotto la voce Territorio. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Il Sialp di Benevento, l’associazione che difende i diritti e gli interessi delle imprese appaltatrici di lavori pubblici, ha deciso di sostenere con una delegazione a Roma, oggi, la lotta di Pino Masciari, imprenditore calabrese divenuto testimone di giustizia per aver denunciato ‘ndrangheta e collusioni, e che ha raccontato la sua storia proprio nel capoluogo sannita in occasione della prima giornata antiracket, svoltasi a Benevento lo scorso anno.

Dalle 10 di stamattina l’imprenditore e testimone di giustizia è davanti al Quirinale per iniziare lo sciopero della fame e della sete, annunciato lo scorso 26 marzo e rinviato per rispetto delle vittime in Abruzzo. Un gesto forte per chiedere l’immediato intervento da parte del Capo dello Stato, dei presidenti di Senato e Camera e del presidente del Consiglio dei ministri affinché non sia lasciato solo contro le minacce della ‘ndragheta, che lo ha costretto all’esilio dalla sua città d’origine.
Masciari si dice certo che le autorità a cui si rivolge accolgano il suo appello. La sua vicenda non è più un fatto burocratico e giuridico. Da 12 anni, infatti, l’imprenditore e testimone di giustizia, vive in un inferno: pur avendo dato la sua vita allo Stato è sempre rimasto senza adeguata protezione, con la ‘ndrangheta in agguato.
L’iniziativa, promossa dalla responsabile del Sialp, Rosaria Pisaniello, che si è portata nella città capitolina, ha un valore simbolico e rientra negli obiettivi più ampi del sindacato beneventano volto a contrastare con fermezza ogni tipo di ingerenza mafiosa nelle attività economiche pubbliche e private. Il sostegno della responsabile Pisaniello a Pino Masciari rappresenta anche un grido d’allarme contro la subdola ma pervasiva collusione tra istituzioni e organizzazioni criminali.
La vicenda di Pino Masciari, infatti, è passata sotto silenzio nonostante l’imminente pericolo per la sua vita e per le sorti della propria famiglia.
Dopo il riconoscimento da parte del Tar del Lazio, lo scorso Gennaio, del pieno diritto alla sicurezza e alla ripresa d’una vita normale, l’imprenditore non ha visto riscontri concreti e immediati da parte della Commissione centrale del Ministero dell’Interno, in merito all’osservanza del provvedimento.
Dal rinvio dello sciopero della fame, la Commissione centrale del Ministero dell’Interno non ha concesso alla famiglia Masciari le misure speciali di protezione, scorta e tutela, benché riconosciute come necessarie proprio in sede istituzionale. Né i coniugi Masciari, imprenditore e medico odontoiatra, sono stati messi nelle condizioni di lavorare.
Oggi Masciari, che si dice esausto, rimette la propria vita nelle mani dello stesso Stato, che deve decidere. La sua richiesta è un aut aut:o renderla o toglierla definitivamente.
Nel caso in cui lo Stato gliela neghi, Masciari intende restituire almeno la libertà della sua famiglia dal giogo mafioso, pagando con la propria vita l’atto della denuncia.
pino-masciari

Rispondi

Stampa Stampa
Annunci


Commenti recenti

Associazione IL SANNITA - Via San Gaetano, 22 - 82100 Benevento - P.IVA e C.F. 01755500624