Approvati, dopo un lungo ed acceso dibattito, la manovra di Bilancio per il 2009, il programma triennale dei lavori pubblici 2009/2011 e l’elenco annuale dei lavori pubblici per il 2009 della Provincia di Benevento. E’ questo l’esito delle votazioni in Consiglio provinciale riunito oggi sotto la presidenza di Giuseppe Maria Maturo.
La discussione sul fondamentale passaggio della vita amministrativa dell’ente pubblico si è avviata unificando la discussione sul Programma triennale dei lavori pubblici 2009/2011 e sul Bilancio di previsione 2009, che costituiscono i due momenti essenziali della manovra economica. Hanno relazionato sui due argomenti gli assessori alle infrastrutture, Antonio Barbieri, e al Bilancio, Giovanni Bozzi.
Prima di entrare tuttavia nel merito della discussione, il Consiglio è stato a lungo impegnato in una discussione, di carattere anche squisitamente tecnico, nel merito di una pregiudiziale, presentata per l’opposizione dal consigliere Capocefalo, circa l’impossibilità di votare sul Bilancio di previsione non avendo la stessa Assemblea approvato in precedenza, e cioè entro il 30 aprile, il conto consuntivo per l’esercizio finanziario 2008.
Sulla questione, oltre a Capocefalo, sono intervenuti i consiglieri Ricciardi e Bettini ed ha concluso il presidente della provincia Aniello Cimitile, il quale ha definito la pregiudiziale infondata, in quanto impraticabile ed impossibile dal punto di vista tecnico risulta collegare il consuntivo finanziario 2008 con il bilancio delle previsione per il 2009, ‘tanto è vero – ha detto Cimitile – che quasi tutti gli enti locali italiani si trovano nella medesima condizione della Provincia di
Benevento. A partire dal comune di Milano. Qualcuno da Palazzo Mosti – ha concluso
il presidente – ha suggerito all’opposizione in questo Consiglio una strumentalizzazione inutile ed errata’..
Al termine del dibattito, la pregiudiziale è stata respinta con la seguente votazione palese: 10 a favore e 14 contro. Il presidente del Consiglio Maturo ha votato sulla pregiudiziale come la maggioranza, in difformità del suo gruppo UDEUR, in quanto, ha spiegato, egli è anche sindaco di Cusano Mutri ed è ben conscio della questione e dell’impossibilità di collegare conto consuntivo e bilancio di previsione.
Si è passato dunque a discutere sui documenti di programmazione contabile ed economica. Nel dibattito sono intervenuti: Catello Di Somma, Lucio Rubano, Spartico Capocefalo, Alfredo Cataudo, Claudio Ricci, che ha parlato a nome di tutti i consiglieri di maggioranza, e Nino Lombardi. Da segnalare che il Gruppo UDEUR ha votato contro sul Bilancio, per questioni politiche, dopo i noti fatti di febbraio, mentre per il programma triennale dei lavori pubblici lo stesso Gruppo si è astenuto in quanto, è stato precisato, il piano lo era stato in sostanza predisposto dall’allora assessore Forgione dell’UDEUR, poi revocato da Cimitile.
Il presidente Maturo ha annunciato voto a favore sul programma triennale dei lavori
pubblici ed astenuto sul Bilancio. Il consigliere Rubano ha annunciato voto favorevole sul piano triennale per l’inserimento di un’opera pubblica da lui richiesto, mentre sul Bilancio il suo voto è da intendersi favorevole solo dal punto di vista tecnico: in caso contrario, infatti, l’intervento non potrebbe essere realizzato. Il consigliere Cosimo Izzo ha annunciato il voto contrario dell’opposizione in quanto, ha detto, la maggioranza ha bisogno del voto tecnico di
qualcuno per reggersi. L’assessore Bozzi ha, infine, risposto ai rilievi ed alle richieste di chiarimento venuti dal Consiglio. Per tutti gli interventi infine la replica di Cimitile: il presidente ha riconosciuto che il Bilancio fu impostato anche dagli assessori Forgione e Cirocco, da lui revocati, ma ha richiamato gli Indirizzi di Governo della sua Amministrazione che sono alla base anche di quel lavoro.
Cimitile ha anche contestato l’opposizione per non avere presentati emendamenti, cioè proposte e contributi di idee sul Bilancio. Siamo consapevoli – ha detto Cimitile – delle difficoltà internazionali e dei numerosi tagli nei trasferimenti da parte ministeriale: politica selettiva e verticale, privilegiando interventi qualitativi e triplicando gli stanziamenti della manutenzione delle
strade e incrementando i fondi per la solidarietà sociale. Infine, alle 16, si è votato, tra le polemiche, per appello nominale con i seguenti risultati: sul Piano triennale dei lavori pubblici: 3 astenuti, 7 contrari, 14 favorevoli; sul Bilancio: 1 astenuto, 10 contrari e 13 favorevoli.