Ho letto, con l’interesse di sempre, gli attestati di solidarietà che, l’uno dopo l’altro, stanno interessando i giornalisti de “Il Mattino” che, come tanti altri lavoratori anche di altri settori, stanno vivendo momenti delicati per i paventati pre-pensionamenti. Anch’io, da giornalista, non posso che associarmi al coro dei miei colleghi politici con la speranza che vi sia un ravvedimento da parte di chi deve prendere la decisione finale. Anzi, mi sia concesso, con l’affetto che mi lega alla stragrande maggioranza di loro, devo fare una precisazione. Con Enrico Marra, ad esempio, ho trascorso gli anni meravigliosi della giovinezza tra le mura di Messaggio d’Oggi in Via Umberto I, avendo quale maestro indimenticabile Giuseppe De Lucia, e, quindi, posso valutare le ansie e le difficoltà del momento, anche se, proprio in questi giorni, loro, sempre a me legati, non hanno speso una parola, dico una sola, per il dramma umano che mi sta travolgendo sul posto del lavoro.
Forse, oggi, capiranno quanto sia doloroso trovarsi impotenti ad essere maciullati da un meccanismo infernale cui i nostri tempi ci hanno abituati.
Non condivido, però, quanto affermato dal Senatore Mino Izzo. Questi, in ogni circostanza prudente e galantuomo, nel manifestare la sua vicinanza ai giornalisti de “Il Mattino”, ha espresso giudizi poco lusinghieri nei confronti degli operatori delle testate locali. Qualcuno, tra l’altro, ha fatto anche espressamente riferimento al quotidiano concorrente. Tutto ciò non è giusto. Questi ragazzi, sia quelli della stampa scritta che di quella parlata, fanno il loro dovere e, per esperienza personale, posso assicurare, senza tema di smentite, che la stragrande maggioranza lo fa con purezza di intenti e libertà di pensiero. Per questo, non meritano demeriti che non hanno.
All’epoca mia e di Enrico Marra eravamo in pochi. Anzi noi due eravamo i “ragazzi” dell’epoca, circondati da Edgardo De Rimini, Guerino Pietraroia, Gennaro Ricolo, Giuseppe De Lucia, giornalisti che sono rimasti nel nostro cuore. Oggi, si è in tanti. E’ vero. Ma il numero elevato, sono convinto, non ha fatto mutare l’abnegazione al proprio compito.
Ormai il Mattino se si dà un’occhiata alla sezione economica non fa altro che parlare di caltagirone, degli utili della stessa caltagirone ecc ecc Per non parlare del fatto che sono il primo quotidiano del sud cosa che veniva ribadita un giorno si e l’altro pure. Se questi sono i risultati….
Pensavo che Voi, come nuova ed interessante testata, evitaste di dare spazio a chi, da sempre e con qualsiasi veste (politico, giornalista, operatore della sanità) si prodiga in innumerevoli note ai giornali locali. benevento deve uscire dal pozzo in cui si è gettata e pertanto un buon inizio è dare voce a chi non ce l’ha. Forse troveremo il nuovo Oama.
Cordialmente!
Buona Pasqua
Caro Lettore, caro Sandro,
innanzitutto accettiamo sempre ben volentieri i commenti agli articoli che pubblichiamo: interagire con i nostri navigatori-lettori ci fa immensamente piacere, ciò rende molto più umano il rapporto che ci lega.
In merito alla tua nota sulle ‘performance’ dell’assessore De Lorenzo va comunque sottolineato che abbiamo sempre dato spazio a tutti, ed in qualsiasi veste: è una nostra precisa scelta editoriale e, pertanto, ti preghiamo di accettarla. D’altra parte, come per uno spettatore davanti alla tv, hai la possibilità di ‘saltare’ i pezzi che riguardano il ‘nostro’.