Alcuni carabinieri della Compagnia di Manduria, in provincia di Taranto, si sono finti geometri e dipendenti di un imprenditore edile che stava per essere truffato da tre persone, poi arrestate. In manette sono finiti Spiridione Santoro, 56 anni di Grottaglie, di professione mediatore creditizio e agente immobiliare, Antonio Pasquale Palumbo, 57 anni di Benevento ma domicliato a Roma, pensionato e invalido civile, e Francesco Russo, 47 anni, napoletano, impiegato della 1° sezione civile della Corte di Appello di Roma. Tutto nasce a febbraio scorso quando l’imprenditore, avvalendosi della collaborazione di Santoro, ritiene erroneamente di essersi aggiudicato un immobile in vendita in una zona centrale della capitale al prezzo conveniente di 200 mila euro, attraverso una procedura di vendita all’incanto al Tribunale Civile di Roma. L’intera compravendita venne seguita sul posto da Palumbo, ritenuto socio di, Santoro, a sua volta in stretto contatto con Russo, presentatosi alla vittima nella veste di cancelliere del Tribunale, pur di rendere credibile la trattativa. Grazie al suo impiego, Russo ha acquisito la documentazione originale e la modulistica da poter poi falsificare, rendendola idonea ad attestare false aggiudicazioni di immobili in vendita all’asta. Con questo stratagemma i tre sono riusciti a convincere la vittima. Qualcosa pero’ e’ andato storto. Dopo aver fatto pervenire all’imprenditore, via fax, la documentazione falsa della compravendita immobiliare, i presunti truffatori hanno concordato un appuntamento a Sava per riscuotere la somma di 50.000 euro in contanti, pattuite per le proprie prestazioni professionali. Solo dopo il pagamento della somma avrebbero ceduto al’imprenditore la documentazio ne originale.
Resosi conto di essere stata truffata, la vittima ha chiamato i carabinieri della Compagnia di Manduria. Questi ultimi, per offrire sostegno alla vittima e non lasciarsi sfuggire i truffatori, si sono finti geometri facendosi trovare in abiti borghesi nella sede della societa’ e in questo modo sono riusciti a seguire in diretta le fasi della consegna del danaro e della presunta documentazione immobiliare.
L’attivita’ della polizia giudiziaria e’ stata coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Taranto Ida Perrone.