La trentesima edizione di Benevento Città Spettacolo ospiterà, giovedì 10 settembre 2009, a partire dalle ore 20.45, due spettacoli presentati dal Mittelfest Cividale del Friuli, frutto della sinergia, stretta nel 2009, fra Città Spettacolo, il Mittelfest Cividale del Friuli e il Festival dei Due Mondi di Spoleto.
Un “incontro” strategico ed operativo, finalizzato alla co-produzione di spettacoli, scambi di best practices e la realizzazione di attività di marketing congiunto.
Le tre Città, già in rete da oltre due anni, grazie alla candidatura del sito seriale “Italia Langobardorum” alla Lista del Patrimonio Mondiale Unesco, hanno deciso di sviluppare un’importante collaborazione istituzionale, focalizzando l’attenzione sulla propria programmazione culturale e, in particolare, sui tre storici festival.
Il programma artistico dell’edizione 2009 di Città Spettacolo concretizza queste dichiarazioni di intento, ospitando due produzioni del Mittelfest: Malinconia delle scimmie, alle ore 20.45 presso il Teatro Comunale, e Come le mosche d’autunno, in scena, al Teatro De Simone, alle ore 22.30.
Malinconia delle scimmie, nella versione scenica di Furio Bordon, appartiene alla linea progettuale Kontaminazioni nel segno di Kafka, inteso a sviluppare opere dello scrittore boemo in rapporto a quelle di autori contemporanei, sperimentando le “reazioni chimiche” di due fattori diversi, ma empatici. Un gioco di specchi, un suggestivo riflesso, rifrazione dal mondo mitteleuropeo di Franz Kafka a quello di un altro autore, da lui lontano nel tempo e nello spazio, ma accomunati da un motivo che svela, grazie a questa felice contrapposizione, spessori nuovi nelle loro pagine.
Come le mosche d’autunno, nella versione scenica di Paola Bonesi, fa parte del progetto Les émigrés ed accosta le versioni sceniche di un altro racconto, quello uno di Iène Nemirosvsky, sull’emigrazione russa post-rivoluzione, intesa come nucleo originario dell’emigrazione dall’Est.
Una scrittura precisa, realistica, come i grandi romanzi russi dell’800, che traccia la vicenda dolorosa e personale di molti intellettuali del primo ‘900, attraverso il loro percorso sulla strada dell’esilio e della nostalgia, concluso, nel caso di Irène Némirovsky, in un campo di sterminio.
Prosegue, presso i Giardini del Museo Arcos alle ore 19.30, con Mamma di Annibale Ruccello, il ciclo di letture Trent’anni da leggere a cura di Danila De Lucia. Per l’omaggio all’autore stabiese, leggerà Tiziana.
Alle 19.00, presso il Teatro Massimo, la prestigiosa Accademia Nazionale Danza di Pechino proporrà l’ultima replica dello spettacolo Danze e tradizioni dell’antica Cina.