“Al di la dei meriti e dei demeriti, di questa o di quell’altra coalizione politica, è opportuno che sulla destinazione di Palazzo Paolo V si discuta con serietà e serenità in sede di consiglio comunale.”
Questo è quanto affermato dal capogruppo dell’UDC a Palazzo Mosti, Gennaro Santamaria, in merito alle polemiche registratesi negli ultimi giorni intorno alla destinazione da darsi a Palazzo Paolo V.
Come si ricorderà, infatti, l’amministrazione di Benevento con l’approvazione di una delibera di Giunta Municipale aveva deciso di destinare tale immobile a Palazzo della Cultura e delle Arti. Il capogruppo dell’UDC, mentre, ritiene opportuno che su tale decisione si ridiscuta ipotizzando una diversa destinazione dell’immobile. A tal proposito son intervenuti sull’argomento nei giorni scorsi, con accenti polemici, sia il coordinatore cittadino della PdL, Nicola Boccalone, che il capogruppo di Lealtà per Benevento Giuseppe Zollo.
Santamaria, mentre, recuperando lo spirito costruttivo della sua proposta chiarisce che:
“La mia proposta di ridiscutere della destinazione data a Palazzo Paolo V da parte dell’amministrazione comunale nasceva da due ragioni. La prima era quella che non è possibile cancellare completamente la memoria storica della nostra città. Infatti, come tutti sanno, Palazzo Paolo V è stato sempre considerato da tutti i beneventani il Palazzo della Città. Per tanti anni gli uffici comunali e gli uffici di rappresentanza istituzionali dell’Ente sono stati ospitati in questo importante immobile. Pertanto, prima di decidere di annullare completamente questo tipo di destinazione, è utile rifletterci sopra e ponderare bene le cose. A questo si aggiunga – questa sarebbe la seconda ragione di perplessità avanzata dal capogruppo dell’UDC – che la nuova destinazione ipotizzata dalla giunta presenta più di qualche problema. Infatti – prosegue Santamaria – è del tutto fuori luogo ipotizzare di destinare Palazzo Paolo V a Palazzo di Cultura e delle Arti quando a pochi metri di distanza già esistono, o stanno per sorgere, immobili con la stessa destinazione.
Il capogruppo dell’UDC in questo caso fa riferimento al realizzando immobile di Piazza Duomo e gli spazi dell’Arcos presso il Palazzo della Prefettura.
“A questo si aggiunga – conclude Santamaria – che è tutto da dimostrare la eventuale capacità dell’Ente di gestire, con proprie risorse e con proprio personale, una struttura con tale destinazione.”