Si avvia verso la conclusione il progetto“Happy Hour: direzione lavoro”, organizzato dalla Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, dal Movimento Lavoratori AC, dal Progetto Policoro, dall’Azione Cattolica Italiana e dal Centro Studi Sociali Bachelet. Nata per tentare di colmare delle lacune informative, l’iniziativa nei precedenti appuntamenti si è occupata degli strumenti per la ricerca di un lavoro (a Guardia Sanframondi), del lavoro nero (a Solopaca), dei contratti e delle leggi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro (a San Salvatore Telesino).
Nel quarto ed ultimo appuntamento itinerante intitolato “Ke Impresa!?”, che si svolgerà venerdì 10 luglio a Melizzano alle ore 20 (in piazza San Pio), verranno fornite ai giovani notizie sulle possibilità di creare un’impresa nel Sannio. Per l’occasione saranno presenti le telecamere della trasmissione di Raiuno “A sua immagine”, in onda domenica mattina alle 10:30, condotta da Rosario Carello, Francesca Fialdini e Benedetta Rinaldi.
Durante il convegno interverranno il vicepresidente della Confcooperative Benevento Pellegrino Di Domenico e il Responsabile di Banca Etica per il Mezzogiorno Argemino Parente. Il primo spiegherà ai presenti come si crea una cooperativa e perchè è opportuno rivolgersi alla Confcooperative, mentre il secondo darà indicazioni su come ottenere prestiti dalla Banca Etica. Dopo di ciò toccherà a due testimonianze prendere la parola, quella del presidente della Cooperativa Sociale Talità Kum Stefanaconi di Vibo Valentia Giovanni Pileggi e quella dell’Animatrice di Comunità del Progetto Policoro della Diocesi di Cerreto Mirella Maturo. Le conclusioni saranno affidate a don Domenico Ruggiano, direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali. Al termine del convegno animeranno la serata un buon aperitivo e la coinvolgente musica dei Tammorra Live.
L’iniziativa, lo ricordiamo, rivolta a tutti i giovani dai 17 ai 35 anni, è una sorta di manuale di guida che, abbinata all’ora dell’aperitivo, diventa un modo per dare a tutti i giovani segni concreti di speranza, gustando prodotti tipici locali e del commercio equo e solidale ed ascoltando buona musica. Obiettivi principali che tale iniziativa persegue sono:
1) informare i giovani sulle modalità di ricerca del lavoro, sull’etica del lavoro, sui contratti, sulla creazione di un’impresa
2) accogliere delle schede per l’analisi delle competenze e delle potenzialità dei giovani,
3) costruire una banca dati diocesana delle professionalità esistenti
4) promuovere un lavoro di rete tra gli operatori sociali e le istituzionali presenti sul territorio per incrementare l’occupazione e migliorare le attuali aspettative di lavoro. L’emergenza più sentita dagli operatori pastorali è senz’altro quella di creare una rete di collegamento tra i giovani e il contesto lavorativo del territorio. Non si dispone però in Diocesi di una mappatura delle possibili competenze e professionalità dei giovani, che potrebbero essere valorizzate e successivamente messe in rete con imprenditori e enti locali.