La Comunità Montana del Fortore, in ottemperanza alla “legge quadro in materia di incendi boschivi” e al Decreto del Presidente della Regione Campania sullo stato di grave pericolosità degli incedi boschivi sul territorio della Regione Campania, ha approvato nel corso dell’ultima riunione di giunta il Piano Operativo per la Campagna A.I.B. denominato: “Difesa e conservazione del patrimonio boschivo dagli incendi”.
Secondo i dati registrati dalla C.M.F nell’anno 2008 l’estensione degli incendi ha interessato una superficie complessiva di 153 ettari (Ha.) distrutti da ben 53 incendi. I comuni più colpiti sono stati San Marco dei Cavoti con ben 11 incendi seguito da San Giorgio la Molara e Castelvenere in Val Fortore con rispettivamente 6 e 5 incendi.
Seppur i dati del 2008 non raggiungano le stime drammatiche dell’anno 2007, la C.M.F è fermamente intenzionata a diminuire drasticamente il numero e l’estensione degli incendi agendo con una duplice strategia di prevenzione e d’intervento.
La C.M.F ha disposto quindi un Centro Operativo permanente (C.O.E.D) dislocato presso la sede dell’Ente che svolge funzione di coordinamento e comunicazione con gli altri tre nuclei operativi ubicati rispettivamente a San Bartolomeo in Galdo, Castel Franco in Miscano e San Giorgio la Molare e con la rete radio regionale. Tramite il collegamento di rete è possibile comunicare rapidamente con il Centro operativo regionale per l’impiego di mezzi aerei e ricevere segnalazione di incendi da parte degli operatori forestali e dai privati cittadini che possono allertare il numero verde gratuito 800 76 76 78.
Il piano totale prevede l’impiego di mezzi d’intervento come autocisterne e atomizzatori spallabili oltre che di 68 unità di personale tra cui: 1 responsabile, 3 collaboratori, 3 centralinisti, 48 unità operative, 14 vedette per 7 punti fissi di osservazione e due turni di servizio, 6 squadre operative composte ciascuna da 8 unità di personale.
“Le precipitazione degli ultimi giorni, ha dichiarato il Presidente della Comunità Zaccaria Spina, e l’eccezionale piovosità dell’anno in corso hanno permesso per il momento di far slittare l’attuazione del piano e di risparmiare risorse che potrebbero tornare utili nel caso di un prolungamento della stagione secca anche al mese di ottobre. Le eccessive piogge hanno però permesso il rinfoltimento della vegetazione del sottobosco che potrebbero diventare in caso di innalzamento delle temperature, il materiale ideale per alimentare gli incendi. Sarà quindi necessario procedere preventivamente con operazioni di ripulitura del sottobosco”. Ricordiamo che tra i paesi della Comunità Montana per cui si adotta il piano A.I.B sono esclusi Apice, Paduli e Sant’Arcangelo Trimonte che per questione di vicinanza territoriale sono gestiti dalla Provincia di Benevento.