Verso le 2:00 di questa notte, la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di San Bartolomeo in Galdo, avvisata da alcune telefonate giunte da cittadini del luogo, ha allertato la pattuglia della Radiomobile in merito alla presenza di una “SMART” di colore grigio che si aggirava per il centro abitato.
I militari, dopo alcune ricerche, hanno localizzato l’auto sulla variante esterna di San Bartolomeo, con all’interno un soggetto che alla vista della pattuglia, repentinamente si è dato alla fuga. Scattato l’inseguimento, il conducente della Smart ha tentato più volte di far perdere le proprie tracce, malgrado la pattuglia radiomobile avesse inserito i dispositivi supplementari di emergenza sonori e luminosi.
Successivamente il conducente della vettura, al fine di sottrarsi al controllo, ha fatto collidere più volte la sua auto contro il lato posteriore sinistro della macchina dell’ Arma, il tutto mentre percorreva ad alta velocità il centro abitato di Foiano di Val Fortore, avendo superato anche un semaforo azionante la luce rossa.
Nel frangente, la centrale operativa ha allertato anche la pattuglia automontata di Montefalcone di Val Fortore che si è posta immediatamente all’inseguimento della vettura, riuscendo a guadagnare un buon tratto di strada, per poi porsi di traverso sulla via, al fine di bloccare la Smart che, inesorabilmente ha terminato la corsa andandosi a schiantare contro il lato destro della macchina di servizio della Stazione Carabinieri di Montefalcone di Val Fortore.
A questo punto un 23 enne di Afragola, rimasto incastrato nella vettura a seguito dell’apertura degli airbag dovuto al forte impatto, è stato prontamente soccorso dai militari feriti ed intervenuti sul posto, nonché da personale del Servizio 118 e trasportato all’Ospedale Civile “RUMMO” di Benevento, ove gli è stato riscontrato un trauma cranico di grado lieve con contusione della parte toracica sinistra con 4 giorni di prognosi.
Lo stesso, a seguito di accertamenti clinici, è risultato positivo all’assunzione di sostanze stupefacenti e, dopo le cure del caso, è stato formalmente tratto in arresto per resistenza ad un pubblico ufficiale e lesioni personali, con contestuale ritiro della patente di guida e denuncia all’Autorità Giudiziaria per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti.
I tre militari rimasti coinvolti nei ripetuti tamponamenti, hanno riportato lesioni giudicate guaribili tra i 5 e i 7 giorni di prognosi. IL Casaburo, al termine delle formalità, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Benevento, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.