“Cittadini Come Noi, non lasciamoli in nero”: è il progetto promosso a favore degli immigrati da Provincia e Comune di Benevento, con l’assistenza delle ACLI.
Un camper, trasformato in Infopoint mobile, sarà a disposizione dei cittadini stranieri in Italia per una campagna d’informazione sui diritti di cittadinanza e per curare il “rimpatrio assistito volontario”.
Lo comunicano gli assessori alle politiche sociali di Provincia e Comune, rispettivamente Annachiara Palmieri e Luigi Scarinzi, impegnati in politiche per globalizzare i diritti di cittadinanza per gli immigrati.
Gli enti locali sanniti hanno infatti inteso realizzare, a favore dei soggetti deboli ed emarginati, un percorso di integrazione socio-culturale degli immigrati comunitari ed extra-comunitari: Provincia e Comune hanno dunque fatto proprio il progetto “Cittadini Come Noi, non lasciamoli in nero” del Simposio immigrati ACLI, finalizzato a costruire un «nuovo modello di cittadinanza», capace di riconoscere le esigenze e i diritti di uomini e donne in condizioni di particolare disagio sociale.
Il metodo d’intervento è quello della “discesa in strada”: infatti, un camper, messo a disposizione dalla Provincia, diventa un Infopoint per la sensibilizzazione al progetto. Nel camper saranno presenti mediatori culturali delle Acli incaricati di dare informazioni e risposte certe rispetto alle norme codificate dal legislatore nazionale. L’Ufficio mobile sarà nei centri maggiormente frequentati da immigrati, individuati in: Benevento, Telese Terme, Montesarchio, Sant’Agata de’ Goti, Foiano Val Fortore, Vitulano, Foglianise, San Giorgio del Sannio, Apice e Apollosa.
Tra le informazioni erogate attraverso il personale del camper vi sono quelle relativa a NIRVA (Networking Italiano per il Rimpatrio Volontario Assistito), progetto co-finanziato dal Fondo Europeo per il Rimpatrio ed il Ministero dell´Interno, finalizzato ad organizzare una sola rete di prossimità per il migrante, per usufruire gratuitamente del “Ritorno Volontario Assistito” e creare le condizioni necessarie per un processo di reintegrazione socio–lavorativa nel Paese di origine.
I migranti che hanno diritto ad utilizzare questa opportunità di rientro volontario sono:
a) richiedenti asilo,
b) richiedenti asilo denegati o rinunciatari;
c) cittadini di paesi terzi che beneficiano di forme di protezione internazionale ai sensi della direttiva 2004/83/CE (norme minime sull´attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale – protezione sussidiaria) o ai sensi della direttiva 2001/55/CE sulla protezione temporanea; cittadini di paesi terzi con permesso di soggiorno per motivi umanitari;
d) vittime di tratta e casi assimilabili che intendono rinunciare al programma nazionale (art. 18 del D.lgs n. 286/98 e art.13 della legge 228/2003) e quindi persone vittime dei reati di riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù e di tratta di persone;
e) casi umanitari (persone immigrate in condizioni di vulnerabilità e di grave disagio: disabili, donne sole con bambini, anziani, persone con problemi di salute e/o mentali, etc.
Il progetto “Cittadini Come Noi, non lasciamoli in nero”, come è stato precisato dagli assessori Palmieri e Scarinzi, si concluderà il 31 dicembre del 2009. Provincia e Comune sollecitano, tuttavia, le adesioni anche di altri Comuni. Le municipalità che intendono accogliere il Camper possono, infatti, contattare la segreteria delle ACLI, in via Francesco Flora, n. 31, di Benevento, telefonando allo 0824314653 o inviando un fax allo 0824317424 o chiamando il referente del progetto Irina Ramanenka o il presidente coordinatore del progetto, Filiberto Parente, email: Filiberto.parente@acli.it
Inoltre, per ulteriori informazioni è possibile contattare:
1) l’Ufficio Servizi al Cittadino della Provincia di Benevento, in via Santa Colomba, 2°piano Tel. 0824 774.468/469 – Fax 0824 978900
2) l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Benevento – IV Settore, Viale dell’Università, 2/A – Tel. 0824772610 – Fax 0824326211 E-Mail : servizisocialibn@tin.it
Nel commentare l’intervento, Annachiara Palmieri, assessore alle politiche sociali della Provincia di Benevento, ha detto: «Gli uomini e le donne che vengono da paesi fuori dalla UE dal vicino Est o dal lontano Sud del mondo, sono entrati a far parte delle nostra comunità Sannita. L’integrazione e la coesione sociale sono fattori primari – ha aggiunto la Palmieri – per la costruzione di una società “aperta” che sappia coniugare tolleranza e regolamentazione di un fenomeno – quello dei migranti – che diventa sempre più importante per dimensione e problematiche connesse. Lottare contro l’esclusione sociale garantendo ad ogni persona residente, quindi anche all’immigrato, il riconoscimento e l’esercizio dei propri diritti di cittadinanza, ha proseguito l’assessore, non solo è un dovere, ma anche un investimento nell’interesse di tutti. La Legge 328/2000 ha segnato –una svolta importante, ma – ha detto ancora Palmieri – deve essere attuata ed inscritta in una progettazione che integri sistematicamente politiche sociali e politiche di sviluppo, senza escludere le forze lavoro, che aiutano a creare un welfare inclusivo. Ma l’Italia – ha sostenuto ancora la Palmieri – è cambiata e non è più quella di ieri. E’necessario modificare la legge 91 del 5 febbraio 1992. È tempo di riconoscere la cittadinanza italiana ai figli degli immigrati, ossia a quelle seconde generazioni che rappresentano il futuro del nostro Paese, ha affermato la Palmieri. Nell’agenda politica, ha specificato l’assessore provinciale, la riforma della cittadinanza diventa necessaria se vogliamo dare – ha concluso Palmieri – alla società italiana un volto dignitoso, un welfare più civile, una democrazia più partecipata, un’integrazione più rispettosa e promotrice di coesione sociale».
Luigi Scarinzi, Assessore alle politiche sociali del Comune di Benevento, ha dal canto suo affermato: «Il progetto proposto dalle ACLI, simposio immigrati, è un banco di prova del modello di convivenza che vogliamo realizzare per offrire l’informazione doverosa sui diritti di cittadinanza, e sulle progettualità messe in campo dal Comune, per gli immigrati. Penso – ha spiegato Scarinzi – alla Casa di accoglienza notturna per i senza fissa dimora, ubicata nella struttura comunale di via Santa Maria degli Angeli. In questo contesto, si inserisce – ha aggiunto Scarinzi – il progetto NIRVA (Networking Italiano per il Rimpatrio Volontario Assistito)».
Filiberto Parente, presidente di Simposio immigrati ACLI, ha infine dichiarato: «Grazie gli assessori delle Politiche sociali di Provincia e Comune è stata accolto una proposta che nasce dalla presa di coscienza, rispetto alla regolarizzazione scaduta il 30 settembre e non prorogata. Si è trattato – ha spiegato il presidente del Simposio – di una corsa ad ostacoli per immigrati e datori di lavoro, soprattutto per il costo complessivo del rapporto di lavoro. Non si può continuare – ha concluso Parente – a far ricadere interamente sulle spalle delle famiglie i costi del lavoro domestico, senza prevedere adeguate misure di sostegno al reddito, di tipo sia monetario che fiscale».
Sempre secondo le stime del Patronato ACLI, le regolarizzazioni effettive rispetto a quelle previste hanno registrato anche a Benevento un “flop”: si calcola che sia state tra il 30 e il 40% le famiglie che, pur interessate, hanno infine rinunciato alla regolarizzazione di colf e badanti.