Sulla questione dei lavori somministrati al Rummo, il Comitato Insegnanti Precari controreplica alle dichiarazioni di Fioravante Bosco, segretarioresponsabile della Uil
‘Il precariato – si legge nella nota del Cip – è un problema serio che affligge la società odierna purtroppo e che va risolto e non accettato e subito passivamente. Gli enti e le aziende sia private che pubbliche o statali per una questione di mero risparmio preferiscono assumere stipulando contratti a termine max di tre anni. L’azienda qualifica il dipendente e poi che fa? Lo manda a casa e lo sostituisce con personale meno qualificato con ulteriori contratti che attenzione non devono superare i tre anni ( rischio assunzione a tempo indeterminato, aumento di tasse, diminuzione introiti naturalmente). Poi ci si lamenta della mancanza di professionalità e di qualità.
E’ normale se l’azienda attua la politica del prima creo poi distruggo. Il caso dei lavoratori a tempo del Rummo è palese ed evidente: si mandano a casa impiegati qualificati per assumere al loro posto ed illudere per 3 anni pseudo lavoratori in erba e con esperienza minima. Partendo
dal presupposto che non esistono precari di serie A meritevoli della mobilitazione dei sindacati e precari di serie B meritevoli solo della gogna ma che ci sono lavoratori che ogni giorno vivono il dramma dell’insicurezza lavorativa e della stabilità chiediamo al segretario della Uil Fioravante se
ritiene sia giusto permettere che un lavoratore venga prima qualificato nel tempo e che successivamente venga lasciato a casa perchè ha commesso una sola colpa : aver superato il limite massimo previsto dalla legge oltre il quale scatta l’assunzione? Il sindacalista è un burocrate politico o un soggetto che tutela il lavoratore e i suoi diritti fondamentali? Quando dichiara che quei
lavoratori non possono pretendere nulla perchè la legge parla chiaro sta facendo gli interessi di coloro i quali Le permettono di fare il segretario della Uil o del datore di lavoro?
Egregio Fioravante il Comitato Insegnanti Precari Sanniti plaude i rappresentanti sindacali che ogni giorno affiancano e ascoltano il lavoratore senza distinzioni di sigla; plaude quel sindacalista che da quattro giorni è sulla gru a sostenere la mobilitazione di quei poveri operai che stanno
perdendo tutto dignità compresa. La crisi morde tutti in particolare le classi deboli ed è finito il periodo in cui il sindacato lo si fa dietro ad una scrivania e scendendo a compromessi politici. Perchè il lavoratore si lamenta?
Tutto è racchiuso nella risposta che ci ha inviato e che si commenta da se. Noi chiediamo che il lavoro precario venga ridimensionato e tutelato dalla legge.
Non si può essere precari tutta la vita. Dopo un periodo di prova, una volta che si sono acquisiti gli strumenti per poter operare efficacemente in un settore deve seguire l’assunzione. Noi siamo e saremo al fianco di tutti i lavoratori che subiscono quotidianamente queste ingiustizie e ben vengano i sindacalisti pronti a mobilitarsi e a sostenerci a loro non può che andare la nostra stima’.