Giuseppe Zollo, capogruppo di “Lealtà per Benevento”, replica alle dichiarazioni di Nicola Boccalone, coordinatore cittadino del Popolo della Libertà, sulla questione della nuova destinazione d’uso di Palazzo Paolo V decisa dalla Giunta.
Riportiamo di seguito il documento:
‘Quando finalmente si riuscirà in questa città a parlare seriamente di politica avendo come fine ultimo solo gli interessi più nobili che la politica dovrebbe avere, e non la bugia?.
E’ questo quanto viene da chiedersi leggendo ancora una volta ciò che ha dichiarato il coordinatore cittadino del PdL ed ex city manager della giunta D’Alessandro, Nicola Boccalone, relativamente a palazzo Paolo V.
Di quanta “continuità politica” Boccalone ritiene di aver bisogno per poter realizzare un’opera e darle la giusta funzione?
Ritengo che chi non riesce a produrre risultati in 13 anni difficilmente potrà riuscire a farlo in 20 né in 30, anche tenuto conto che i processi amministrativi, le idee e i progetti che per mancanza di capacità non vengono realizzati in tempi brevi sono da considerarsi ormai non più al passo con i tempi e forse nemmeno più confacenti alle esigenze di una comunità che oggi si evolve, e muta quindi anche i propri interessi, in tempi molto più ristretti.
Inoltre, ciò che di peggio può capitare ad una comunità è proprio l’incapacità della propria classe politica ad essere al passo con i tempi, tempi che inesorabilmente passano sia se ad amministrare vi è chi opera sia se vi è chi non lo fa.
E che dire poi dell’affermazione secondo cui gli uffici di palazzo Mosti sarebbero dovuti tutti essere allocati presso l’attuale caserma della Guardia di Finanza?
Boccalone sa che la stessa è stata, per volere dell’allora ministro Tremonti, nel precedente governo Berlusconi, cartolarizzata e quindi non più in possesso del demanio?
Cosa prevedeva l’ex city manager, l’affitto di tali locali?
È inutile poi aprire il capitolo dell’ex scuola Moscati sulla quale, da notizie assunte presso il settore, si può evincere tutta la capacità amministrativa della passata giunta di centro destra: progetto, delibere e contratto con la Guardia di Finanza, tutti atti approvati e stipulati su proprietà non comunali impegnando, di fatto, proprietà altrui e proprietà occupate.
Boccalone parla di un unico progetto che coinvolgeva piazza Duomo, piazza Orsini, palazzo Paolo V e l’arco del Sacramento: un progetto che risaliva alla seconda giunta Viespoli. Viene da chiedersi come mai da allora nulla sia stato realizzato se non da questa amministrazione?
Il neo coordinatore, così facendo, dimostra di possedere solo alcune valutazioni personali, sganciate dalla realtà, che prova a mettere in circolazione al solo fine di creare confusione: i fatti sono altra cosa!
Bene venga, invece, l’invito del capogruppo dell’Udc Gennaro Santamaria ad una discussione in Consiglio, dove con serenità e senza bugie sarà utile affrontare questi temi’.