La candidatura di Erminia Mazzoni alle elezioni europee con il Popolo della Libertà ha comportato non poche conseguenze per l’Udc di Benevento.
Il primo a rassegnare le dimissioni è stato il padre Ernesto che ricopriva la carica di presidente provinciale. Lo ha fatto lunedì scorso con una lettera indirizzata al segretario Gennaro Santamaria. ‘Mi sono reso conto che l’idea di ricostituire un grande centro nel panorama politico italiano era stata da me valutata solo con la nostalgia propria di un vecchio Democratico Cristiano senza tener conto che la realtà sociale è cambiata e, oggi, i giovani valutano l’ipotesi alla stregua di un utopia strumentalmente utilizzata per appagare qualche vecchio sognatore e consentire nel contempo una unitarietà di facciata necessaria, nell’attualità, a compattare posizioni diverse’.
Alla sua decisione è seguita quella di un gruppo consistente di dirigenti che si sono dimessi spiegando in un documento, indirizzato al segretario nazionale Lorenzo Cesa e firmato da Michele Selvaggio, Annamaria Vetere, Giovanni Ricciardi, Catia Santaniello, Francesco Falco, Michele Nardone, Andrea Danzé, Mario Lombardi, Giacomo Conte, Elisabetta Cotugno, Alessandro Falco, Gerardo Barone, Marco Pastore, Mario Antonio Vicario, Giuseppe De Ieso, Giulio Delli Carri, Deborah Delli Carri, Vincenzo Ambrosino, Andrea Mogavero, Saverio Verrilli, Carmine La Porta, Katia Russo, Pia Pezza, Dorinda De Conno e Angelo Gozzuto, le motivazione della loro decisione:
’ riteniamo che le proprie energie e i propri consensi possano essere più proficuamente spesi laddove seguitino a sostenere il percorso di Erminia Mazzoni, nel cui impegno autenticamente politico ci siamo sempre riconosciuti e continuiamo a riconoscerci’.