Sperimentazione di una nuova tecnologia per il monitoraggio del suolo, creazione di una “piazza sensibile” (con una porta articolata in finestre sulle eccellenze sannite e della Valle Telesina, in particolare, con una forte spettacolarizzazione delle modalità) nel borgo medievale, organizzazione dei “belvedere” (in particolare della Rocca di S. Salvatore Telesino – virtualmente ricostruibile – della Madonna del Roseto di Solopaca e del Castello di Guardia Sanframondi), creazione di un laboratorio del paesaggio agrario in corso di realizzazione a San Lorenzo Maggiore e realizzazione di un Centro internazionale di selezione delle nuove tecnologie per la vitivinicoltura e l’agricoltura sostenibile del futuro a Castelvenere dove dovrebbe insediarsi un Comitato internazionale di scienziati, per diventare in Italia un punto di riferimento internazionale per l’agricoltura sostenibile: sono queste le proposte innovative per il rilancio dello sviluppo della Valle Telesina proposte a Castelvenere, il comune più “vitato” in Campania, dal presidente dell’Associazione “Futuridea”, on. Carmine Nardone, nella giornata conclusiva della prima “Festa in …Amicizia”, promossa ed organizzata dal Centro Studi “Aldo Moro”.
Le proposte avanzate per lo sviluppo di Castelvenere verranno infatti ufficializzate con un protocollo d’intesa la prossima settimana tra una delegazione di Castelvenere e i rappresentanti di “Futuridea”.
Ai lavori, dopo i saluti di Paolo Malatesta (presidente del Centro Studi Aldo Moro) e del sindaco Mario Scetta, sono intervenuti anche Alessandro Di Santo (ex sindaco di Castelvenere e membro del direttivo del Centro Studi), Remo Del Vecchio (Consigliere provinciale di Benevento) e Carlo Falato (Assessore alla Cultura della Provincia di Benevento).
Sia Falato che Del Vecchio si sono confrontati sulla questione della enoteca regionale: mentre Falato ha parlato di vittoria nei confronti di Napoli, che ha dovuto fare marcia indietro accettando la realizzazione di cinque enoteche provinciali, Del Vecchio ha invece voluto ribadire che la vera enoteca regionale dovrebbe sorgere nel Sannio e in Irpinia “in quanto le due provincie, insieme, producono oltre l’80 per cento dell’uva in Campania”.
Soddisfatto della prima edizione della “Festa … in Amicizia” si è comunque detto il presidente Malatesta il quale nel ringraziare le tantissime famiglie che si sono adoperate nella ospitalità della manifestazione ha aggiunto: “Abbiamo registrato un grande entusiasmo tra i nostri concittadini e questo ci incoraggia sin d’ora a ripetere il prossimo anno la manifestazione”. E ancora: “Abbiamo riscoperto il piacere di stare insieme in amicizia, a contatto con la gente. Ascoltare proposte, suggerimenti e farci loro portavoce: è forse questo il vero successo della iniziativa”.