La rappresentanza sindacale unitaria della GESESA di Benevento ha approvato, unitamente all’assemblea dei lavoratori, un documento che ora sarà inviato al presidente del C.d’A. Nazzareno Fiorenza, all’amministratore della GESESA Paolo Patrizi, al sindaco di Benevento Fausto Pepe, al responsabile risorse umane dell’ACEA ed al presidente del collegio sindacale della GESESA.
Pomo della discordia l’erogazione di consistenti premi ad personam ad una sola parte dei lavoratori dell’azienda, senza aver interpellato la RSU.
‘La RSU aziendale (Filcem CGIL e Uilcem UIL) e l’assemblea dei lavoratori GESESA iscritti alle OO.SS di categoria – si legge nella nota – riuniti in data 6/08/09, proclamano lo stato di agitazione permanente con possibilità di sospensione delle attività lavorative.
Tale decisione è maturata a seguito di alcune notizie che stanno circolando in Azienda, le quali affermerebbero che insieme agli stipendi di luglio 2009 ci sarebbe stata solo per alcuni dipendenti GESESA la corresponsione “ad personam” di premi aziendali.
Se tali notizie fossero confermate, quanto accaduto rappresenterebbe l’ennesimo episodio di un incomprensibile quanto ingiustificato atteggiamento da parte dei vertici aziendali che evidenzia, da una parte, la mancanza di un reale riconoscimento del ruolo contrattuale dell’RSU aziendale e, dall’altro, l’altrettanto preoccupante fatto di come alcune scelte “strategiche” (formazione, sicurezza sul lavoro, etc.) vengono attuate arbitrariamente e senza il giusto coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori.
In merito alla questione dei premi conferiti “ad personam” non si vuole certamente sindacare la scelta da parte della Società dei dipendenti da premiare, ovvero se questa scelta sottenda criteri di meritocrazia basati sulla possibilità che ognuno possa esprimersi professionalmente partendo da un percorso informativo o formativo concesso a tutti, o se, di contro, è una scelta scaturente da altro tipo di criterio.
Si vuol sottolineare, invece, il fatto che pur ritenendo l’azione in se positiva, trattandosi di un riconoscimento aziendale del lavoro svolto da un dipendente, di tutto ciò la RSU è stata completamente tenuta all’oscuro!
Ed il suo non coinvolgimento è grave soprattutto alla luce di quanto ad essa confermato dall’Amministratore delegato nell’ultima riunione e cioè che non vi erano fondi disponibili da destinare ai premi di produzione per le maestranze.
Ma la conferma di tale notizia, rappresenterebbe anche la classica goccia che fa traboccare il vaso. Un vaso colmo di sconforto, amarezza, rabbia, delusione e frustrazione per le maestranze per atteggiamenti aziendali che da anni vogliono che la crescita professionale e di carriera sia riservata ai “soliti noti”, nonostante la maggioranza dei lavoratori, con fatica e abnegazione, porti avanti il proprio carico di lavoro giornaliero con senso di responsabilità e di appartenenza, senza per questo poter vedere affermato la propria dignità di uomini e di lavoratori.
Per questi motivi, ovvero nell’interesse innanzitutto dei lavoratori che non devono vedere vanificate le proprie aspettative dagli atteggiamenti reiteratamente “discriminatori” tenuti dall’azienda, la RSU aziendale (FILCEM CGIL e UILCEM UIL) ribadisce lo stato di agitazione permanente e chiede con ferma volontà un incontro urgente fra Azienda, OO.SS. e RSU per avere chiarimenti su questi premi “ad personam” che sarebbero stati elargiti ad alcuni dipendenti Ge.Se.Sa., nonchè per creare le premesse per avviare un nuovo percorso di corrette relazioni sindacali improntate al maggior rispetto e riconoscimento delle funzioni e del ruolo di ognuno.
L’assemblea conferma il mandato alla RSU per le iniziative di lotta sindacale individuale e collettiva, ivi inclusa la sospensione delle attività lavorative in corso, in caso di eventuale mancato riscontro alla presente richiesta d’incontro’.