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direttore Antonio De Cristofaro

Cesvob, il 14 e 15 novembre Festa del volontariato

Scritto da il 6 novembre 2009 alle 17:13 e archiviato sotto la voce Attualità, Foto. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Cesvob, il 14 e 15 novembre Festa del volontariato

Si avvicina la Festa del Volontariato Dalla denuncia alla proposta, prevista per sabato 14 e domenica 15 novembre a Benevento, organizzata dal CESVOB. Cresce ancora il numero della associazioni che si presenteranno al pubblico presso il Centro Commerciale Malies.

La manifestazione è stata pensata dal CESVOB proprio per consentire al ricco mondo del volontariato beneventano di farsi conoscere e raccontarsi.

La ricchezza del settore a Benevento è testimoniata dai dati dell’ultimo censimento promosso dal CESVOB. Da questo si evince che la stragrande maggioranza delle associazioni presenti in provincia sono nate grazie ad un movimento spontaneo ed auto-organizzato di un gruppo privato di cittadini (il 79,3% delle associazioni).

Considerando il dato dell’età delle associazioni (il picco più alto, aggregato, è di 61 associazioni tra i 6 ed i 15 anni di vita), si può a ragione dire che la spontaneità non fa rima con precarietà; anzi, essa attesta la grande originalità rispetto al tessuto sociale contemporaneo.

Per “misurare” il cambiamento nel tessuto sociale promosso dalle associazioni, il CESVOB ha promosso competenze specifiche su bilancio sociale e bilancio di missione, molto più importanti del bilancio economco-finanziario.

Sono considerate associazioni di volontariato quelle che vedono prevalere l’attività volontaria, senza di fini di lucro, nei settori ricreativo e sportivo, educativo e formativo, socio-sanitario, dell’assistenza sociale, della protezione civile, della tutela ambientale, della tutela e difesa dei diritti, della sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

Sono 142 le organizzazioni presenti sul territorio, delle quali 80 (pari al 56,3%) sono attive in centro, 62 (43,7%) in provincia. Il settore culturale e artistico si attesta al 22,3% del totale, l’assistenza socio-sanitaria al 19,4: questi si confermano, quindi, i settori col maggior numero di organizzazioni. Il 12,2% ha, invece, una mission educativo-formativa e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

Il 17,7% agisce su più province e soltanto il 13,5% svolge la propria attività solo in ambito culturale.

Più della metà dei volontari attivi è occupata (51,3%), il 19,2% è studente, il 13,8% è pensionato; lo 0,9% è in altra condizione (studenti, casalinghe, disoccupati e persone in cerca di prima occupazione).

La fascia più consistente è quella che va dai 30 ai 45 anni. I giovani al di sotto dei 29 anni prevalgono soltanto nel 13% delle realtà associative. Si segnala, comunque, un dato interessante: la buona presenza (circa il 28%) di associazioni in cui non vi è una prevalenza marcata di una classe anagrafica. Si può parlare, quindi, di forte scambio intergenerazionale.

Le organizzazioni interagiscono tra loro e con il territorio. Ne è testimonianza il fenomeno di stipula di accordi e di collaborazioni. La tendenza a svolgere attività in stretto rapporto con altri organismi operanti nella comunità sociale è abbastanza diffusa. Nel 2006, il 73,2% delle organizzazioni censite ha attivato almeno una collaborazione.

La fatica di chi decide di intraprendere questo percorso è tanta, ma le aspettative non vengono in genere mai deluse: i rapporti che si instaurano con le persone di cui ci si occupa, anche se non facili, sono fonte di gratificazione.

Le vere frustrazioni nascono, invece, spesso dal rapporto con le istituzioni pubbliche: i volontari intendono farsi carico di interventi che il pubblico non riesce a coprire, ma chiedono almeno riconoscimento e spazio per l’ascolto.

Le associazioni vivono spesso il disagio legato alla carenza di strutture. In proposito, si è rivelata positiva la scelta operata dall’Amministrazione provinciale di Benevento di mettere a disposizione, presso il Palazzo Volontariato “Suor Floriana Tirelli”, degli ambienti fisici.

Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito web www.cesvob.it.

La Festa costituirà anche l’occasione per comunicare il valore del volontariato, sia da parte di chi lo vive come impegno sia di chi ne beneficia.
Proprio in quest’ottica rientra la testimonianza di Enzo Gragnaniello, cantante napoletano cresciuto nei vicoli della città partenopea, per l’esattezza a vico Cerriglio, il vicolo più stretto di tutta Napoli. Gragnaniello ha vissuto tra i vicoli del quartiere Porto, facendo fin da piccolo i più svariati lavori: garzone di pasticceria, ragazzo del bar, “attrazione vivente” di una bancarella di blue jeans. All’età di 18 anni ha iniziato a comporre le prime canzoni. Storie sentite in osteria da chi aveva fatto la guerra, storie di emarginati, di chi passa la vita in galera, di chi si nasconde dietro un bicchiere di vino e passa la notte per strada. Canzoni d’amore e di rabbia, ma soprattutto di speranza.
volontariato

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