Il Comando Provinciale di Benevento ha avviato una decisa azione per contrastare la diffusione del dilagante fenomeno della riproduzione illecita di testi, soprattutto universitari, nella prospettiva di arginarne il commercio, a basso costo, in danno di case editrici e di librerie.
In tale contesto, giovedì fino a tarda sera, i finanzieri della Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Tributaria, anche in considerazione della fervente attività degli atenei della città, a seguito di una penetrante attività d’intelligence ha portato al sequestro di 876 testi universitari fotocopiati (202 già pronti e 674 contenuti in hard disk, salvati in formato pdf, che avrebbero potuto essere prodotti all’infinito).
L’attività di servizio è stata condotta, nell’occasione, unitamente a funzionari della Società Italiana degli Autori ed Editori (S.I.A.E.) della sede interregionale di Napoli che, nell’ambito di una stretta collaborazione con la Guardia di Finanza, hanno qualificato e reso ancor più incisivi i mirati interventi nei confronti di cartolibrerie e copisterie che sono ubicate in città nelle vicinanze delle sedi universitarie.
Denunciati 4 titolari di altrettante copisterie del centro storico del capoluogo che dovranno rispondere di violazione della legge sul diritto d’autore; il rischio è la reclusione da 1 a 4 anni e multe da 2.582 euro a 15.493 oltre a sanzioni amministrative elevate in base al numero dei testi riprodotti illegalmente ed al loro prezzo di mercato.
Alle quattro copisterie gli investigatori sono arrivati dopo prolungati servizi di osservazione in quanto era stato notato un flusso di studenti uscire con opere letterarie sotto il braccio.
Particolarmente importante avere scoperto n. 2 hard disk con 674 testi riconducibili all’intero scibile universitario ed a tutte le facoltà, da giurisprudenza al settore umanistico e scientifico, collegati a stampanti capaci di sfornare centinaia di pagine al minuto.
La legge stabilisce che è fotocopiabile, previ accordi con la S.I.A.E. e pagamento di una somma forfettaria annuale, fino al 15% del totale dell’opera, al di sopra si entra nell’ambito delle sanzioni penali, amministrative e pecuniarie irrogabili anche ai ragazzi che fotocopiano i libri di testo.
L’intento dell’operazione di servizio conclusa è stato quello di evitare la concorrenza sleale nei confronti degli esercizi corretti, evitare l’indiretto aumento del prezzo di copertina dei testi venduti legalmente, nonché preservare la creatività di piccoli autori che si vedono indebitamente sottratto il diritto S.I.A.E..
Durante i controlli, infatti, i libri fotocopiati per intero erano esposti in bella vista nelle copisterie, pronti per essere venduti. Ma anche molti altri già in memoria nei computers. Il tutto in barba alle librerie e alle leggi sul diritto d’autore.