‘Dopo il controllo da me effettuato domenica scorsa, questa mattina, ho auspicato la presenza dei vigili lungo il Viale Mellusi, comandante in testa. Invece, niente. Le soste in doppia e tripla fila da parte degli automobilisti indisciplinati è continuata indisturbata. Come prima e più di prima. Alle 8,20, tutto era come i giorni addietro, così anche alle 9,00, al punto che, alle 9,25, ho chiamato un fotografo al fine che il mio asserito possa essere incontestabile’. E’quanto dichiarato in una nota inviata alla nostra redazione l’assessore alla Mobilità Giuseppe De Lorenzo.
‘Una sfida in piena regola. Poichè le sfide mi rinvigoriscono lo spirito, destandomi dal torpore degli anni che avanzano, lo accetto. Vedremo chi la spunterà. Da parte mia non chiedo altro se non il rispetto della legge e delle regole del vivere civile. Nulla di più. E con piacere, mai come questa volta, ho dovuto constatare che la città è con me, istituzioni comprese. Ormai, si è stanchi dell’andazzo durato troppo a lungo. Ecco, dinanzi a questa realtà , gradirei conoscere il pensiero di qualche sindacalista di parte. Sono pronto ad offrirgli in dono un poster ricavato dalle foto di questa mattina.
Lui conta, e si sforza di contare, i suoi iscritti, io, dal canto mio, conto gli automobilisti che violano, senza alcun ritegno, il codice della strada. O, forse, non so che per qualche sindacalista la legge sia un optional? Purtroppo, si è toccato il fondo quando, mio malgrado, con non poca amarezza, ho dovuto constatare che, nella parte alta di Viale Mellusi, nei pressi dell’incrocio con Via Meomartini per intenderci, vi erano parcheggiate in divieto anche le auto di alcuni politici.
Dinanzi ai cittadini che assistevano esterrefatti, mi sono vergognato. Mai si era toccato il fondo in questo modo da parte di chi deve dare l’esempio. Non aggiungo altro. Domani mattina, consegnerò al Segretario Generale, Antonio Orlacchio, la bozza, redatta con il Sindaco mesi fa, del bando di concorso per il comando della polizia municipale. Il primo cittadino, se crede, potrà apportare ulteriori modifiche. E’ un suo diritto. Però, entro dieci giorni, dovrà essere bandito. Senza tentennamenti’.