L’abbandono totale del Teatro Romano di Benevento, raccontato al mondo su YouTube, ben si collega alla scelta di Enzo Moscato di rendere omaggio, nella XXX edizione di Città Spettacolo, al “teatro della crudeltà” di Antonin Artaud.
Oggi, a Bologna, si inaugura la mostra sui dinosauri italiani e, tra essi, sedate le beghe tra Soprintendenze, si potrà ammirare il piccolo Scipionyx samniticus, rinvenuto come stranamente ricorda Adnkronos “tra Campobasso e Salerno”.
E pensare che se Isidea, due lustri fa, non avesse avviato la battaglia per trattenerlo nella sua terra d’origine, oggi Ciro si chiamerebbe Ambrogino!
Dopo i cervelli all’estero, ecco che anche i fossili sanniti sono destinati al precariato di lusso. Ed il nostro glorioso dinosauro ritorna ad essere, come lo definimmo dieci anni fa, “Scippo-nyx”.
Nemmeno riuscimmo allora, per altrui incapacità politiche, ad ottenere, dopo la mostra multimediale “Unire i tempi” e una raccolta di firme e deliberazioni, l’emissione di un francobollo e l’organizzazione di una rete dedicata di attività creative e commerciali.
Il Sannio, oggi, si ritrova improvvisamente a fare i conti con la programmazione non partecipata di superconsumo strategico del territorio, non con la sua più naturale conservazione e valorizzazione.
Anche l’Unesco sta sfumando, ma certo non arriverà in caso di realizzazione della devastante piattaforma logistica, considerando il caso recente di Dresda e della Valle dell’Elba, espulse dalla lista dei patrimoni dell’Umanità a causa della costruzione di un ponte “brutto”.
E ci ritroviamo, come Isidea, dopo tanti anni, a chiedere la stessa cosa: “Ridateci Ciro” e riallestiamo in modo permanente presso la Rocca dei Rettori quella splendida mostra voluta dall’ex presidente Carmine Nardone, collegandola, anche con navette, al Paleolab di Pietraroja.
Ciro deve diventare la nostra Gioconda.
Come scriveva il “pazzo illuminato” Antonin Artaud, ricordato in Città Spettacolo :”Vivere non è seguire come pecore il corso degli eventi nel solito insieme di idee, gusti, percezioni, desideri, disgusti che confondiamo con il nostro io e dei quali siamo appagati senza cercare oltre. Vivere è superare se stessi…La vera rivoluzione sarà mentale o non sarà.”
Il Presidente di ISIDEA
Rito Martignetti