Gabriele Corona, presidente di Altrabenevento, interviene nuovamente sulla vicenda dell’incendio di un capannone a San Giorgio del Sannio.
“Si è tenuta ieri, 5 agosto – si legge nella nota – la prima riunione tra Comune di San Giorgio del Sannio, Arpac, Carabinieri e ditta Barletta, per decidere finalmente cosa fare per rimuovere i resti dell’incendio del capannone in contrada Cesine, avvenuto il 23 maggio scorso. Non si è trattato, però, di Conferenza dei Servizi perchè non sono stati invitati la Provincia e il Settore Ecologia della Regione che invece devono essere coinvolti obbligatoriamente. Per conoscere i risultati degli incontri abbiamo atteso, per oltre 24 ore, un comunicato ufficiale del sindaco che invece non c’è stato e neppure sul sito del Comune di San Giorgio del Sannio, dove compare in evidenza solo la locandina della Notte Bianca programmata per il 22 agosto, c’è alcuna notizia sulle decisioni assunte per evitare ulteriori danni all’ambiente e alla salute della popolazione.

Ci risulta, informalmente, che il sindaco alla fine della riunione si è deciso a fare una ordinanza per obbligare la ditta Barletta a presentare entro tre giorni il piano per la rimozione dei materiali bruciati che prevede anche le analisi per stabilire che tipi di rifiuti smaltire e gli accorgimenti per impedire ulteriori dispersioni inquinanti nella zona. Tale piano sarà poi sottoposto all’Arpac e all’ Asl per le autorizzazioni e di conseguenza, se non ci saranno altri colpevoli ritardi, il materiale bruciato e tuttora maleodorante, potrà essere finalmente rimosso. Se il sindaco si fosse degnato di fare questa ordinanza subito dopo l’incendio, la rimozione dei rifiuti sarebbe stata possibile già nei primi giorni di luglio quando il capannone è stato dissequestrato.

Ora bisogna attendere ulteriori passaggi burocratici, ma nel caso in cui i provoloni e i salumi bruciati, le scatolette di alimenti e gli altri materiali inquinanti non saranno rimossi entro il 22 agosto, Altrabenevento organizzerà un’ azione di protesta durante la “Notte bianca” di San Giorgio del Sannio per ricordare il “giorno nero”, cioè il 23 maggio, quando i fumi dell’incendio oscurarono il cielo per molte ore disperdendo pericolosi inquinanti in tutti i paesi vicini”.