“ La Stazione Centrale ferroviaria di Benevento deve diventare un simbolo del riappropriarsi della città della sua linea direttrice per Napoli attraverso la valle Caudina, come avveniva con la Appia, la strada consolare romana”.
Questo uno dei passaggi salienti del discorso pronunciato dall’assessore ai trasporti della Regione Campania Ennio Cascetta nel suo intervento per presentare il Protocollo di intesa tra Regione Campania, Provincia e Comune di Benevento, Fs Sistemi Urbani e Metrocampania Nord-Est per favorire la mobilità sia in città che in Provincia siglato presso l’Auditorium “Gianni Vergineo” del Museo del Sannio di Benevento.
Il re-styling della Stazione ferroviaria, peraltro uno solo dei provvedimenti previsti nell’atto, si inserisce nel contesto della strategia finalizzata a rendere le aree interne non più periferia di Napoli, ma centrali esse stesse nel contesto della mobilità interregionale. Questo l’obiettivo di fondo dell’iniziativa promossa e curata dall’assessore provinciale ai trasporti Gianvito Bello.
Il documento, oltre a puntare sull’intervento per la Stazione centrale, avvia la fase cruciale della metropolitana ferroviaria cittadina, nonché della intermodalità, cioè delle aree di scambio in punti strategici del tessuto urbano dove si attestano i capolinea del trasporto pubblico su gomma.
Si prevedono infatti:
1. un bus terminal alla stazione Centrale in un’area di proprietà di Metrocampania, di 18.000 mq;
2. un bus terminal al La Salle di 8.200 mq. da affiancare a strutture commerciali perché si potrebbe ricorrere al project financing
3. un bus terminal nell’area di Santa Colomba, con una struttura leggera per attrezzare dove c’è una forte mobilità scolastica;
4. un parcheggio di interscambio alla Stazione Appia, principale della ferrovia di Metrocampania verso Napoli via Valle Caudina, che già oggi in parte assolve a queste funzioni: con un parcheggio aggiungitivo quale parcheggio anche di destinazioni in considerazione delle preesistenze storiche;
5. un’area attrezzata leggera senza grosse infrastrtture, adiacente alla statale Appia accanto alla stazione alla fermata Pontecorvo in direzione Napoli della Valle Caudina;
6. l’elettrificazione della tratta da Benevento centrale a Porta Rufina in direzione Avellino, in attesa del potenziamento dell’intera linea fino a Salerno, che potrebbe vedere attestate le partenze anche della metropolitana leggera.
Per l’avvio di tali iniziative il Protocollo siglato oggi prevede sei mesi massimo di tempo per uno studio di fattibilità. “L’importante – ha sottolineato Cascetta – è discuterne con i territori: ogni nostra opera deve avere il massimod ella condivisione. Noi dobbiamo puntare a far sì che Benevento, Avellino, il Cilento non dipendano più da Napoli; dobbiamo dare respiro alla immensa conurbazione costiera che rischia di scoppiare ridando senso e funzione alle aree interne; ma anche queste debbono essere liberate dal traffico veicolare. Quando Napoli sarà raggiungibile in quaranta minuti da Benevento, avremo fatto innanzitutto un servizio al capoluogo partenopeo e poi a tutta la fascia interna”.
Oggetto del Protocollo dunque siglato oggi è quello di definire, in forma coordinata e sinergica, le attività ed azioni necessarie per la individuazione e consequenziale realizzazione di interventi finalizzati al miglioramento ed all’ottimizzazione del sistema di mobilità sia su scala urbana per la città di Benevento sia per l’intero territorio provinciale. Il protocollo prende le mosse dal Documento Strategico Regionale che individua il collegamento fra i corridoi europei I ed VIII, tra Bari e Napoli, quale quello più importante nel Mezzogiorno, mettendo in relazione due aree a forte urbanizzazione, dalla costa tirrenica all’adriatica. In questa logica, il collegamento tra i due corridoi rappresenta una variabile di rottura per le aree intermedie della Campania, riconsegnando alla Città di Benevento e al Sannio tutto una nuova centralità nell’ambito regionale, indispensabile per il ruolo di motore di un sistema integrale produttivo, ambientale e di mobilità delle persone e delle merci.
Secondo Carlo De Vito, Amministratore delegato di FS Sistemi Urbani, la nuova Stazione Ferroviaria centrale diventa un centro di scambio con i servizi ferroviari regionali e per i servizi su gomma, facendone fulcro dell’intera mobilità regionale.
Secondo il sindaco del capoluogo, Fausto Pepe, il progetto riqualifica e rilancia il tessuto urbano della città di Benevento e aiuta a tirar fuori il centro cittadino dal suo gap infrastrutturale.
Il progetto della Stazione centrale sarà qualificante. Inoltre, gli interventi nelle stazioni periferiche ridisegnano gli aspetti qualitativi di Benevento, ma anche quelli quantitativi: grazie all’avvicinarsi repentino di realtà importanti si restituisce un futuro al capoluogo grazie ad un ridisegno vero della nostra città e la capacità di crescita della stessa.
L’on. Costantino Boffa, componente della Commissione Trasporti della Camera, che sin dall’inizio ha lavorato all’ideazione del protocollo d’intesa siglato oggi, ha affermato che è in corso da tempo un intenso ed impegnativo lavoro di progettazione dello sviluppo nel settore della mobilità per mettere Benevento ed il Sannio all’interno dei grandi corridoi europei (il Corridoio VIII dell’Alta Capacità). L’accordo di oggi segna un altro passo in avanti in questa direzione promuovendo un’intesa istituzionale di grande profilo. Uno degli effetti di questo lavoro riguarda la metropolitana cittadina che, ha proseguito il parlamentare, come si vede è cosa meno fantasiosa di quello che qualcuno voleva far apparire solo fino a poco tempo fa. E’ fondamentale collegare meglio i vari quartieri della città tra loro, evitare che tante macchine arrivino al centro della città, consentire una ridefinizione di funzioni all’interno del tessuto urbano. La Stazione di Benevento, in tale ottica, deve diventare una grande stazione, così come sono tante stazioni delle più grandi città italiane ed europee e deve essere anche un luogo d’arte e di socializzazione e non solo un polo di servizio per i viaggiatori. L’avvio della progettazione della Stazione centrale, però, ha ammonito Boffa, deve andare di pari passo con il mantenimento, la difesa e la riqualificazione dei servizi ordinari, a partire dai treni pendolari e dagli Eurostar da e per Roma. Ciò vuol dire che bisogna produrre un impegno istituzionale e politico per evitare il taglio dei servizi per i pendolari, come ad esempio la soppressione delle fermate di alcuni Eurostar, che le Ferrovie stanno portando avanti da qualche tempo. Occorre uno sforzo ulteriore da parte delle Ferrovie per non svilire ulteriormente il ruolo dello scalo di Benevento.
Secondo il presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile, si sta lavorando sulle grandi connessioni e sull’autostrada delle aree interne: intorno a questi capisaldi si dipartono ulteriori percorrenze a raggiera verso la rete interna. Il centro di riammagliamento coinvolge essenzialmente il centro di Benevento in una visione di sistema.
Infine, Cascetta ha sottolineato come la concentrazione di risorse sulle infrastrutturazioni per un ambizioso ridisegno della Campania: le aree interne hanno una grande opportunità di sviluppo se passano dalla marginalità attuale ad area centrale di se stessa. L’area metropolitana rischia di collassare se non consentiamo alla stessa di respirare: proprio per questo abbiamo scelta la metropolitana leggera. In queste modo le aree interne diventano il polmone della Campania.
Hanno siglato il documento: Ennio Cascetta, assessore ai Trasporti della Regione Campania; Carlo De Vito, Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani Srl – Gruppo Ferrovie dello Stato – anche in nome e per conto della Società Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. – Gruppo Ferrovie dello Stato; Aniello Cimitile, presidente della Provincia; Fausto Pepe, Sindaco; Giuseppe Racioppi, Amministratore Unico di Metro Campania Nord-Est.