“Il Cratere di Asteas deve ritornare nel museo archeologico nazionale del Sannio Caudino di Montesarchio”. A chiederlo, la parlamentare Nunzia De Girolamo, coordinatrice provinciale del Popolo della Libertà, che sulla vicenda annuncia anche un’interrogazione parlamentare.
“Ho già parlato con il sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro, che incontrerò mercoledì, al quale ho chiesto rassicurazioni ed un impegno preciso perché se il cratere dovesse rimanere a Paestum, dove è stato uno dei simboli della borsa archeologica del Mediterraneo, sarebbe un vero e proprio scippo non solo per Montesarchio ma per l’intero Sannio. Per cui assumerò ogni utile
iniziative affinché l’importante reperto archeologico rappresentante il
Ratto d’Europa da parte di Zeus torni nella città caudina”.
Una ‘battaglia’ che la parlamentare berlusconiana condurrà in sintonia con l’assessore alla Cultura del Comune di Montesarchio, Marcella Sorrentino, che è anche componente del Coordinamento provinciale del PdL, e con il consigliere provinciale Lello Di Somma. “Dobbiamo assolutamente fare le barricate per evitare questo ulteriore affronto al nostro territorio che, invece, dovrebbe
e potrebbe rilanciarsi proprio attraverso i beni storici, architettonici e
culturali.
A Montesarchio la cittadinanza è tutta già mobilitata e l’assessore Sorrentino mi ha già chiesto la disponibilità per un consiglio comunale aperto al quale parteciperò, mentre il consigliere rovinciale Di Somma proporrà un ordine del giorno all’Assemblea provinciale. Bisogna assolutamente essere uniti per ottenere che il museo di Montesarchio sia la sede naturale del Cratere di Asteas pur capendo e comprendendo che l’importanza del reperto possa determinare un percorso itinerante dello stesso per i musei d’Italia e d’Europa”. Un reperto tanto importante che “il presidente Napolitano – conclude l’onorevole De Girolamo – lo ha voluto al Quirinale per 50enario dei Trattati di Roma”.