La CIDEC, associazione di categoria fortemente attiva sul territorio, è intervenuta sul tema delle Agenzie di sviluppo proposto alcuni giorni fa dal presidente della Provincia Cimitile.
Le Agenzie sono divenute figure essenziali nelle dinamiche della pianificazione e della programmazione dello sviluppo locale. Resta tuttavia da verificare l’effettiva volontà politica, tutt’altro che scontata, per realizzarle –ha affermato il presidente di CIDEC, Milena Petrucciani.
Sono ancora troppo distinte – e distanti – le volontà degli enti che dovrebbero concretizzare l’iniziativa perché in gioco – e la politica lo sa bene – è il grado di autonomia decisionale e operativa di cui ognuno dovrebbe privarsi.
Mentre si discute, la crisi resta sulle spalle delle imprese: e non di altri. Se ancora il sistema riesce a tenere è grazie ai residui di capacità economica, alla sua duttilità nel difendersi dall’aggressività della grande distribuzione che ha messo al tappeto il nostro sistema di commercio.
Le micro e piccole imprese hanno già pagato politiche di sviluppo inadeguate e disincentivanti –tuona il presidente di CIDEC. La loro morte non fa più notizia e passa tra l’indifferenza di quanti avrebbero pure il compito di fare qualcosa.
Ci auguriamo che l’Agenzia di sviluppo non resti un argomento di convenienza da proporre in ogni occasione ma venga affrontato con coraggio e determinazione perché, prima ancora di superare ostacoli di natura culturale, sociale ed economica tra gli operatori locali, si dovranno risolvere le diffidenze e le invidie politiche degli enti e degli attori territoriali.
Mai come in questa occasione vorremmo sbagliarci ma ci appare ancora un miraggio il fare sistema tra i diversi soggetti interessati, vederli lavorare a stretto contatto in un rapporto vincolato da accordi di collaborazione formali o informali per mettere le proprie risorse al servizio degli operatori economici.