Si è svolta ieri sera, 3 giugno, presso la Locanda dell’artista la riunione dell’associazione Parliamone che, ad un anno e mezzo dalla nascita, ha fatto il punto della situazione e allargato la base associativa. L’obiettivo è quello di passare dalla fase della discussione alla fase operativa vera e propria, raccogliendo proposte e idee provenienti dal territorio utili a far cambiare in meglio la città di Benevento.
Perliamone è “uno spartito di note differenti”, secondo l’ispiratore Nazzareno Orlando, con l’obiettivo più ampio di far comprendere che esiste una comunità in fermento e che non può rimanere inascoltata. Nel suo intervento Orlando, oltre ad annunciare i prossimi e imminenti impegni dell’associazione, ha precisato che non si tratta di nessun movimento politico ma solo di un luogo che deve essere in grado di sensibilizzare con continuità anche chi ci governa e che di politico ha solo il senso più antico quello cioè di mettersi insieme per creare uno sviluppo della città.
I prossimi incontri punteranno l’attenzione sulla vocazione aeroanautica della città con un convegno dal titolo “Benevento…tre metri sopra al cielo”. Si parlerà anche di “Città Spettacolo”, del Teatro Romano e del Museo che, nonostante si trovino in una città candidata come patrimonio dell’Unesco, sono oggetto di poca attenzione. Per l’associazione è necessario costruire un “piano regolatore della cultura”, stanando gli intellettuali, gli elementi pensanti della città. Spazio anche alla formazione agli imprenditori, al Piano Urbanistico, alle nuove forme di comunicazione.
Nel ricordare il 4 giugno di 20 anni fa, con la rivolta di piazza Tianemmen, la presidente dell’associazione Tullia Bartolini ha sottolineato l’importanza di poter esprimere le proprie idee in libertà e in qualsiasi forma, “nonostante il momento politico abbastanza critico in cui viviamo”.
A sottolineare la necessità di coinvolgere in maniera attiva e vere le nuove generazioni, di cui si è registrata l’assenza nel corso della riunione, è stato Jean Pierre el Kozeh. “Come associazione – ha detto l’operatore culturale beneventano ma di adozione romana- “noi possiamo essere di supporto ai giovani e al territorio creando una rete delle associazioni esistenti, in base al fatto che un’esperienza associativa ha la sua forza se produce ricchezza nel territorio che è fatto di gente.
Al tavolo dei relatori anche la docente universitaria Rossella del Prete che ha definito proficua l’esperienza di “Parliamone” dalla nascita ad oggi. “Le idee di Orlando – ha aggiunto- sono accattivanti e danno spazio a chiunque voglia impegnarsi nel sociale perché tutto ciò di cui vogliamo dibattere converge nel sociale”.
La trasversalità degli obiettivi e delle azioni dell’associazione la si vede anche dai componenti, con professionalità e provenienze sociali diverse. “Il mio coinvolgimento nell’associazione – ha detto il maestro Vanni Miele- è dovuto al mio credere nel fatto che con le operazioni culturali si può fare formazione di noi stessi. La musica in questa città – ha aggiunto Miele nell’annunciare la vasta progettualità musicale dell’associazione – è sentita più come intrattenimento, ma deve essere usata per crescere culturalmente.
Gli interventi sono stati moderati dalla giornalista Vittoria Principe, coordinatrice di Parliamone, che ha ribadito il senso dell’associazione: “uno spartito di sogni per progetti da attuare al fine di creare sviluppo della città”.