Circa 500 operatori e pazienti dei Centri diurni di Riabilitazione (C.d.R.) della Campania si raduneranno domani (a partire dalle ore 10) nel cuore della Valle Telesina, presso il parco naturalistico Rio Grassano e le Terme di Telese, per partecipare alla “II Festa di Primavera – percorsi d’integrazione”, evento promosso dalla Asl Benevento1 – Dipartimento di Salute Mentale – Centro di Salute Mentale di Puglianello, in favore del re-inserimento sociale di persone con disagio psichico.
Oltre a quello di Puglianello, alla manifestazione prenderanno parte i C.d.R. di Benevento, Morcone, Bucciano, San Bartolomeo, Sessa Aurunca, Mondragone, Caserta, Aversa, Santa Maria Capua Vetere, Ravello-Amalfi, Maddaloni, Ischia, Capua Bellona, Morra de Sanctis, la cooperativa “L’Aquilone”, le cooperative “Gulliver” di Secondigliano e di Colle Sannita.
A renderlo noto è il Direttore Generale della Asl Bn1, dott. Bruno De Stefano.
Per una intera giornata, dopo momenti di relax e un picnic all’aperto nel Parco del Rio Grassano operatori e pazienti si trasferiranno nel vicino parco delle terme di Telese per dar vita a spettacoli e momenti musicali.
”Una riflessione attenta e storicizzata sull’esperienza lavorativa della nostra equipe – dice il dottor Maurizio L. Volpe, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Salute Mentale di Puglianello – ci ha consentito di identificarne un filo conduttore nella costante ricerca di percorsi di integrazione e di interazione con le innumerevoli realtà territoriali’. ”L’incipit, circa dieci ani fa, ha coinciso con una notevole sollecitazione culturale verso l’apertura all’esterno di spazi e luoghi istituzionali. La realizzazione di una progressiva permeabilità alle realtà sociali, ha significato ‘portare dentro’ la complessità vitale del territorio con tutte le sue risorse umane ed istituzionali”. “Questo impegno – continua Volpe – si è concretizzato in una corposa serie di eventi di varia natura, realizzati e/o ospitati all’interno delle nostre strutture, e nella promozione di interventi di cooperazione sociale finalizzati all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Un ulteriore significativo momento di questa ricerca di ‘agibilità sul campo’ è rappresentato dalla individuazione di un lavoro di formazione sulla specificità dell’accoglienza e sul rispetto della dignità e del benessere delle persone (pazienti e/o operatori). Tale processo è stato accompagnato e favorito dalla progressiva ri-strutturazione “de-medicalizzante” degli ambienti interni, attraverso una appassionata ricerca sull’utilizzo del colore – calore, che hanno prodotto una riqualificazione non solo estetica, ma anche e soprattutto emotiva di tutti i ” luoghi” di cura, lavoro, intrattenimento e residenza”.
Volpe, proseguendo nel commento dell’iniziativa aggiunge: ”Negli ultimi anni, invece, alla luce delle tendenze revisionistiche dilaganti che, anche in campo psichiatrico, stanno intaccando le fondamenta culturali del nostro modello territoriale di assistenza, ci sembra ridiventato molto significativo e pregnante tentare di resistere ad una tale deriva. Di qui la necessità di rilanciare iniziative ed attività che rispetto alle più rassicuranti suggestioni della semplificazione, generalizzazione e pregiudizio, possano riportare il baricentro della nostra pratica sulle più concrete esigenze delle persone e verso “percorsi di integrazione” tutti proiettati verso l’esterno”. Nasce così il progetto e la realizzazione di un evento come la Festa della Primavera, un incontro-spettacolo che consente di fondere in una dimensione sociale e pubblica, gente dei servizi e gente dei territori in uno spazio – tempo condiviso, questa volta fuori dalla tristezza e dalla sofferenza che troppo spesso oggi accompagnano l’esperienza umana.