Una maxi evasione fiscale da oltre 4 milioni di euro con l’impiego di 47 lavoratori in nero è stata scoperta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Benevento in un’azienda operante nella valle vitulanese che produce capi di abbigliamento.
L’indagine, che si inserisce nelle linee guida varate dai Comandi Superiori, inerenti il comparto della lotta all’evasione fiscale e contributiva, partita nel marzo dello scorso anno, è cominciata a seguito di un controllo in materia di lavoro sommerso rilevando, prima di tutto, come riportato anche dalla stampa del 6 marzo 2008, un enorme sfruttamento di lavoro nero.
L’esame dei documenti aziendali relativo all’impiego della manodopera, infatti, ha consentito di accertare che 47 dei 48 lavoratori scovati lavoravano completamente “in nero”, ossia erano dei perfetti “fantasmi”. Si tratta, in genere, di lavoratori ritenuti “inesistenti”, facilmente assoggettabili a ricatti e soprusi: non potendo far valere alcun diritto né alla sicurezza del loro posto di lavoro, né ad una giusta retribuzione né ad una copertura in caso di infortuni o malattia.
Pertanto si è proceduto in primo luogo all’identificazione dei lavoratori, all’individuazione delle mansioni dagli stessi ricoperte, alla determinazione analitica dei compensi percepiti dagli stessi nonché alla quantificazione dei ricavi ottenuti dall’azienda.
L’attività ispettiva, meticolosamente condotta dai finanzieri, che si sono avvalsi anche degli accertamenti bancari, ha permesso di scoprire i vari sotterfugi posti in essere partendo dalla ricostruzione del volume di affari, dall’incrocio dei dati contabili pervenuti anche da Reparti esterni, raffrontati con i consumi di energia elettrica utilizzata per il funzionamento dei numerosi macchinari industriali e con la manodopera impiegata irregolarmente. E’ venuto alla luce uno scostamento tra i dati fiscali accertati e quelli mai dichiarati, con uno scarto superiore a 4 milioni di euro e alla scoperta che la società è risultata completamente sconosciuta al fisco per non aver mai presentato la dichiarazione dei redditi e dell’ I.V.A. per più annualità.
Dei 4 milioni e 200 mila euro di ricavi occultati ai fini delle Imposte Dirette, l’evasione accertata è stata pari a 1 milione e 600 mila euro in materia di I.V.A. e 150 mila euro di omesso versamento di ritenute su retribuzioni corrisposte a personale dipendente.
Questa la reale situazione contabile ed amministrativa ricostruita dai militari della Sezione Operativa della prefata Compagnia a seguito del controllo più approfondito effettuato anche sulla documentazione fiscale emessa e su quella occultata che l’esercente provvedeva ad annotare e registrare, seppure in modo approssimativo per la tenuta della “propria contabilità”. Dietro quella apparente regolarità si celava un “evasore totale” che è riuscito a dissimulare per anni quella che in realtà era una vera e propria attività commerciale completamente sconosciuta all’erario.
Alla conclusione delle indagini l’amministratore unico della società è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento per omessa presentazione delle previste dichiarazioni annuali, atteso il superamento delle soglie punibilità prevista dal Decreto Legislativo n. 74/2000.
Sotto il profilo delle irregolarità amministrative, i fatti accertati sono stati segnalati alle Direzioni Provinciali di I.N.P.S., I.N.A.I.L. e Lavoro competenti. Nella fattispecie la Direzione Provinciale del Lavoro di Benevento ha già provveduto ad irrogare, alla società in argomento, sanzioni per più di 600 mila euro per violazioni inerenti i contributi evasi.