‘Ancora una volta la Regione Campania mostra contraddittorietà negli atti di programmazione, prima costruisce e immediatamente dopo distrugge proprio come faceva Penelope. Mi riferisco al provvedimento che ha assegnato alla Città della Scienza di Napoli la costituzione e gestione dell’Enoteca Regionale’.
Lo ha dichiarato, Luigi D’Anna, ex presidente dell’Ente Provinciale per il Turismo in una nota inviata alla nostra redazione.
“Il Presidente Bassolino – seguita D’Anna – ha dimenticato che la Regione ha, in tempi recenti, avviato la realizzazione della Scuola del Gusto di Torrecuso investendo cospicue somme di denaro e soprattutto impegnando risorse umane inducendo inoltre l’imprenditoria locale ad avviare una programmazione che si integrasse con il progetto avviato dalla Regione Campania.
L’Ente Provinciale per il Turismo di Benevento ha ricevuto €. 316.000, per la promozione ed il lancio della Scuola del Gusto le cui strutture sono state realizzate nel comune di Torrecuso utilizzando fondi regionali per complessivi €. 1.650.000, con le seguenti finalità :
€. 1.000.000 per il restauro del Castello
€. 350.000 per il restauro palazzo Cocchiara
€. 300.000 per l’ammodernamento case Curti
All’interno degli edifici oggetto di restauro sono state realizzate strutture di supporto alla scuola ed in particolare :
• Cucina con annessi fuochi per la scuola
• Ristorante
• Laboratorio enogastronomico permanente
• Servizi amministrativi
E’ evidente che non esiste razionalità nella programmazione che la regione elabora e soprattutto non sono chiare le dinamiche dello sviluppo socio economico del territorio regionale che si intendono attuare.
Da una parte si investe per la valorizzazione delle aree interne e specificatamente nel Sannio, territorio che oltretutto produce oltre il 50% di vino con consorzi e cantine di elevatissimo livello di organizzazione che hanno raccolto numerosi riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale, e dell’altra si disconosce completamente questa risorsa assegnando alla Città della Scienza (Napoli) il compito di organizzare l’Enoteca Regionale.
E’ uno scippo che non trova alcuna logica; è solo un abuso che non può essere in nessun modo accettato anche perché continuamente perpetrato nei confronti delle aree interne in diversi settori di ogni ambito.
Tramite la cortese ospitalità concessami dai “media” invito la Camera di Commercio, il Comune di Torrecuso e l’Unione del Comuni del Sannio a mobilitarsi affinchè venga riconosciuta a Torrecuso ed all’intero Sannio il ruolo che prestigiosamente riveste nel settore dell’enologia sia per evitare lo spreco di denaro pubblico, ma soprattutto per la certezza che tale compito può essere svolto con la massima professionalità ed efficacia da chi fino ad oggi ha potuto avviare questo discorso e già inizia a cogliere considerevoli risultati.
Ritengo opportuno pertanto che si realizzi tempestivamente un incontro in Torrecuso per organizzare tutte le più opportune azioni atte a portare l’Enoteca Regionale nella sede più logica: “La scuola del Gusto di Torrecuso”.