“Apparirebbe ridicolo, se non fosse già patetico, dover registrare ancora una volta il fallimento della vecchia classe dirigente di centrodestra al Comune di Benevento che saluta l’ennesima opera dell’amministrazione Pepe, con il solito ritornello ‘l’avevamo già pensato noi’. Lo afferma in una nota, il Capogruppo consiliare di Lealtà per Benevento Giuseppe Zollo, replicando a quanto dichiarato ieri dal presidente del gruppo di AN-PDL Nazzareno Orlando.
È esattamente quanto accaduto -continua Zollo- anche in occasione della imminente inaugurazione del percorso archeologico urbano, prevista per giovedì 9 luglio.
Come si fa a non capire che alla città, dopo 13 anni ininterrotti di governo, bisognava fornire fatti, occasioni, momenti di sviluppo, e non solo idee da tramandare ai posteri per poter poi, su ogni argomento dello scibile umano, dire l’avevamo già pensato noi.
Ebbene, se pure così fosse, perché si omette di rispondere all’interrogativo conseguente, ovvero: perché non l’avete pure realizzato?
Forse per incapacità politica e amministrativa?
Forse perché ad altro erano dedicate le attenzioni dei vari assessori?
Lo stesso capogruppo di An verso il Pdl, che oggi spazia nella trattazione di ogni materia, perché si è così visibilmente contenuto quando invece avrebbe potuto attuare progetti importanti per la città?
Forse perché operare è più difficile che disquisire?
Comprendo l’imbarazzo, mi rendo conto che se fosse vero ciò che sostiene Orlando, incarnazione evidente del finto rinnovamento che caratterizza il centrodestra, lo stesso consigliere dovrebbe complimentarsi con l’amministrazione di centrosinistra che ha agito dove lui si è fermato a pensare.
Questo atteggiamento, in ogni caso, non contribuisce ad un sereno rapporto tra maggioranza ed opposizione, e fanno bene il sindaco e gli assessori a non attardarsi nel replicare a queste falsità, rimarcando anche in ciò, la differenza tra questa classe dirigente e chi, proprio per l’assenza di concretezza, è stato rimandato a casa dal voto popolare.
L’amministrazione di Fausto Pepe piuttosto che posare le “prime pietre” è impegnata nella realizzazione delle opere, anche per evitare un giorno di dover dire, come oggi fa Nazzareno Orlando, “l’avevamo già pensato noi”.
Noi vogliamo essere giudicati per quello che traduciamo in realtà, evidentemente a Orlando interessa essere giudicato per quello che in 13 anni è riuscito a pensare”.