Cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2009/10 per il Conservatorio di musica “Nicola Sala” di Benevento, lunedì 9 novembre, alle ore 10.00, al Teatro di Palazzo De Simone in piazza Arechi di Benevento. Nell’ambito della celebrazione inaugurale, dopo gli interventi introduttivi del presidente Achille Mottola e del direttore Maria Gabriella Della Sala, è previsto l’intervento del Sottosegretario del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Giuseppe Pizza. Nel corso della manifestazione, cui prenderà parte il Direttore Generale dell’Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, Giorgio Bruno Civello, saranno conferite Benemerenze ai maestri Filippo Zigante, Concetta Pennella Rotili, Claudio Ciampa, direttori emeriti del Conservatorio di Benevento. Seguirà il Concerto dell’Orchestra del Conservatorio, che – diretta da Francessco Ivan Ciampa – vedrà protagonisti i professori e gli studenti dell’Istituzione e proporrà la Sinfonia dalla Merope di Nicola Sala e la Sinfonia n. 8 in si minore, D. 759 Incompiuta di Franz Schubert.
Nel pomeriggio di lunedì 9 novembre, alle ore 15, sempre presso il Teatro De Simone, ha inizio il primo convegno di studi su “Un musicista sannita di Scuola napoletana: NICOLA SALA (Tocco Caudio, 1713 – Napoli,1801)”, promosso ed organizzato dal Conservatorio sannita in collaborazione con l’ Università Cattolica del Sacro Cuore, Centro di Cultura “Raffaele Calabria” di Benevento e con il patrocinio dell’Università degli Studi del Sannio, Regione Campania – Provincia di Benevento, Comune di Benevento e Comune di Tocco Caudio.
La prima sessione del convegno, presieduta da Patrizio Marrone, direttore Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli, prevede due relazioni: la prima sul tema “Nicola Sala operista: le arie della Merope” sarà tenuta da Maria Gabriella Della Sala, direttore Conservatorio di Benevento; la seconda, su Nicola Sala e la musica sacra: una lettura del “Dixit” vedrà relatrice Marina Marino, docente di Storia della Musica del Conservatorio di Benevento.
Martedì 10 novembre 2009, presso il Teatro De Simone, alle ore 10, riprende il convegno con la seconda sessione, presieduta da Maria Gabriella Della Sala, direttore Conservatorio di Benevento. Rossella De Prete, dell’Università degli Studi del Sannio, interverrà su “Storia di una professione: il maestro Nicola Sala al Conservatorio della Pietà dei Turchini di Napoli”; di “Nicola Sala per l’Attilio Regolo di Jommelli a Napoli (1761)”, parlerà Francesca Menchelli-Buttini del Conservatorio di Musica “N. Sala” di Benevento; Rosa Cafiero dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano, relazionerà sul tema La produzione didattica di Nicola Sala: le “Regole del contrappunto pratico”. Le conclusioni, previste per le 12.15, sono affidate a Loredana Conti, dirigente Settore Musei e Biblioteche Regione Campania e Sovrintendente ai Beni Librari.

Nicola Sala nasce a Tocco Caudio, in provincia di Benevento, il 7 aprile 1713. E’ allievo dei maestri Nicola Fago e Leonardo Leo in Napoli al Conservatorio della Pietà dei Turchini. Qui diviene dapprima maestrino e quindi secondo maestro e poi primo maestro. Ebbe fortuna con le sue Regole del contrappunto pratico, all’epoca ampiamente in circolazione manoscritta ed utilizzate come exemplum pedagocico e come modulo normativo. Furono quindi stampate con il patrocinio offertogli personalmente dal re Ferdinando IV di Borbone che promosse l’edizione della monumentale opera per i tipi della Stamperia Reale (1794).
Il Nostro vive pienamente la cultura musicale napoletana del suo tempo dando un suo originale contributo al genere dell’opera seria di stampo metastasiano e – tra il 1761 e 1769 – scrive, tra l’altro, Merope, Zenobia, Demetrio, tutte su testo del celebre poeta Metastasio attivo in Napoli fino a pochi anni prima. E viene dato corpo, altresì, all’ampia produzione di musica sacra, messe, magnificat, responsori e miserere, generi più congeniali alla formazione dell’ Autore.
L’iniziativa che per la prima volta viene proposta agli studiosi, agli appassionati e alla cittadinanza tutta – nei due momenti dell’ ascolto e della lettura – si pone quale autorevole contributo dei relatori e delle Istituzioni culturali promotrici alla migliore individuazione ed al recupero di questo prezioso frammento culturale. E’, altresì, occasione di confronto, dialogo e crescita della cultura musicale della società sannita nel nome del suo celebre conterraneo.