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direttore Antonio De Cristofaro

Puglianello, Festa dell’Allevatore: presentato un menù sannita a chilometro zero

Scritto da il 2 agosto 2009 alle 15:08 e archiviato sotto la voce Attualità. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Un menù sannita a chilometro zero comprendente esclusivamente prodotti del territorio è stato presentato nel corso del convegno: “Un sistema in rete di valorizzazione dell’agroalimentare sannita: il kilometro zero” svoltosi questa mattina nell’ambito della IV “Festa dell’Allevatore” a Puglianello.

Il menù a chilometro zero che al termine dei lavori del convegno è stato preparato e proposto ai presenti dalle aziende organizzatrici della manifestazione comprende un antipasto, un primo piatto, un secondo con contorno, frutta, dolce, il tutto innaffiato da un buon bicchiere di vino sannita. In sostanza i prodotti utilizzati nella preparazione di questo menù sono tutti esclusivamente del posto perciò a chilometro zero in quanto per reperire gli ingredienti necessari non occorre percorrere decine, centinai, migliaia di chilometri (inquinando l’ambiente) ma sono tutti prodotti reperibili in zona.

Il menù sannita è il patto che Coldiretti intende siglare con tutti i ristoratori e consumatori per puntare ad uno sviluppo enogastronomico ma anche l’occasione per riportare alla luce e valorizzare i piatti tipici delle diverse zone. Un momento per recuperare anche la tradizione di piatti una volta considerati poveri ma che oggi invece sono fortemente richiesti e che hanno delle eccellenze a partire dall’olio, dalla carne, vino, ortaggi, verdura e frutta.
Al convegno sono intervenuti: il sindaco di Puglianello Tonino Bartone; Francesco Massaro dirigente Stapa CePICA Benevento; Gaetano Pascale presidente SLOW FOOD Regione Campania; Costantino Caturano responsabile ADICONSUM Benevento; Luigi Auriemma direttore Coldiretti Benevento. I lavori del convegno sono stati conclusi dal presidente provinciale di Coldiretti Gennaro Masiello.

Nel corso dei lavori è stato posto l’accento anche sull’importanza dell’etichettatura obbligatoria di tutte le produzioni agroalimentari per garantire trasparenza, chiarezza sul mercato agroalimentare, per assicurare leale concorrenza e redditività alle imprese e certezza di qualità e opportunità di scelta ai consumatori.

Coldiretti, è stato ribadito, intende andare fino in fondo per fare chiarezza e creare le condizioni di riconoscibilità della produzione delle aziende che hanno scelto la strada della responsabilità e della qualità. Nel denunciare la carenza di informazioni sulla reale natura e provenienza del prodotto acquistato e la mancanza di trasparenza lungo al filiera, Coldiretti chiede di rendere obbligatoria in etichetta l’origine territoriale dei prodotti affinchè il prodotto italiano sia distinto da quello estero.

Non poteva mancare nel corso dei lavori un riferimento alla recente mobilitazione messa in atto da Coldiretti in difesa del latte e dei formaggi Made in Italy minacciati dalle importazioni di sottoprodotti e semilavorati industriali che vengono spacciati come italiani per la mancanza di un corretto sistema di etichettatura. Coldiretti Benevento ha partecipato sia alle iniziative a livello nazionale (Brennero, piazza Montecitorio) che regionale (Consiglio regionale, porto di Salerno, centro commerciale di Marcianise). Quella avviata da Coldiretti non è una battaglia corporativa, ma è nell’interesse dell’intero paese.

Troppo spesso, è stato detto, si parla di Made in Italy o made in Campania ma dietro si nasconde un prodotto che viene da paesi che non hanno le nostre stesse regole e controlli e quindi producono con costi inferiori ma inferiore è anche la qualità e la sicurezza alimentare; per questo Coldiretti chiede maggiore trasparenza. E’ stato poi reso noto che nell’ambito della mobilitazione sono stati presentati al Consiglio regionale della Campania i disegni di legge: “Norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli regionali” e “Disposizioni per l’etichettatura e la rintracciabilità del latte a lunga conservazione e per i prodotti lattiero caseari”.

Le richieste avanzate da Coldiretti hanno trovato piena adesione. Secondo quanto deciso dalla Conferenza dei capigruppo presieduta da Sandra Lonardo, il Consiglio regionale della Campania farà propria la proposta di legge di iniziativa popolare per “Orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli campani”. L’assemblea regionale sosterrà anche la proposta di legge nazionale che vuole introdurre l’obbligo dell’etichettatura e rintracciabilità del latte a lunga conservazione e dei prodotti lattiero-caseari”.

Si è trattato, è stato infine precisato, di un’azione forte a tutela delle produzioni agricole italiane minacciate dalle importazioni senza controllo a partire da latte, cagliate, ortofrutta, cereali, olio e carni spacciati come italiani e destinati a finire in tavola senza alcuna informazione e certezza di sicurezza a danno di consumatori e imprese.
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